“Non ho tempo”, “Sono sempre di corsa”: quante volte lo dico? Troppe volte ho la sensazione di dovermi ritagliare tempo per me, e mi sento in colpa perché lo faccio.
Ho deciso di prendere in mano i miei momenti, e di dedicare tempo a me stessa. E già cambiare il verbo mi fa sentire meglio.
Il tempo ha mille tasche (per chi le sa riempire)
Ho ricominciato a leggere libri, a realizzare nuovi mandala e (più spesso del solito) ad andare a letto presto.
Come ho fatto? Ho aggiunto ore alle mie giornate? No, l’ho fatto e basta.
Mi sono sentita come quando aggiungo libri in uno scaffale che sembra già pieno: non solo il posto c’è, ma sorprendentemente sembra tutto più ordinato.
Mi sono data alcune piccole regole, anche se riesco a seguirle solo a tratti. Però quando lo faccio sto meglio, più in pace con me stessa, e guadagno il tempo per fare le cose che mi piacciono di più. Ora provo a raccontartele, perché il tempo ha mille tasche che vanno riempite, ma cercando di starci comodi e sereni!
Niente multitasking
Il multitasking mi sfinisce e mi lascia la sensazione di non aver combinato niente: ho bisogno di essere una alla volta. Concentrarmi su una sola cosa, e portarla a termine senza essere interrotta, mi aiuta ad essere più rilassata e fare tutto nel migliore dei modi.
Per questo cerco di lasciare da parte i social network e i giochini del telefono, ma soprattutto ho silenziato le notifiche. È vero, ogni tanto mi perdo qualcosa, o rispondo in ritardo. Pazienza: credo che il mondo possa andare avanti lo stesso senza di me!
Tempi per attendere
Ultimamente mi capita piuttosto spesso di aspettare, tipicamente nell’atrio del dottore perché porto mia mamma a una visita, o seduta in auto perché i miei orari in palestra sono sfalsati da quelli di mia figlia.
Ho deciso di vivere con serenità questi tempi: mi porto un libro da leggere, o scrivo. Anche questa newsletter è nata proprio mentre aspettavo, davanti alla vista della foto in alto.
Non ho modo di evitare le attese, tanto vale farci pace.
Lo stesso vale quando devo fare acquisti: ci stiamo abituando ad avere in mano le cose ancora prima di capire se le desideriamo davvero, figuriamoci sapere se ci servono. In questo modo gli oggetti perdono storia e valore, finendo solamente per accumularsi nelle nostre case.
Il tempo dell’attesa mi restituisce il tempo della produzione, mi fa capire che dietro a un prodotto ci sono persone che l’hanno progettato, realizzato e portato fino a me.
Regole condivise
Essendo l’adulto reperibile della famiglia per gran parte del tempo, sono di solito la destinataria dei bisogni e delle richieste dei miei figli. Piano piano sto facendo in modo che anche loro imparino a rispettare i miei tempi e quelli degli altri.
Se, da una parte, capisco l’urgenza dei loro bisogni, dall’altra insisto il più possibile per portare a termine quello che sto facendo prima di spostare la mia attenzione. Così avranno anche loro il mio tempo indiviso e non distratto.
Relax routine
Rilassarsi e prendersela comoda non sono parolacce. (Lo dico a me stessa, oltre che a te!) L’ideale sarebbe avere una “relax routine”: un tempo in cui, ogni giorno, ci dedichiamo a qualcosa che ci piace, ci rilassa e ci arricchisce. E, possibilmente, ci disconnette da PC, cellulari e televisione per riconnetterci con la nostra interiorità.
Per questo mi sto ritagliando del tempo ogni volta che posso, non importa se dieci minuti o un’ora intera, in cui mi dedico ai mandala, magari con una buona tisana accanto e la finestra aperta per guardare il giardino e ossigenarmi.
Tante volte inizio carica di pensieri o irritata per qualche imprevisto, penso che non ce la farò mai a rallentare per avere la giusta concentrazione… e invece poi succede, come una magia. Il respiro rallenta, i problemi si sbrogliano, e dalle mie mani nasce un oggetto bello ed emozionante.
Se vuoi provare anche tu, prenditi un minuto per te e scegli il tuo kit preferito e inizia da subito a riprendere in mano il tuo tempo!
Notizie dal giardino
L’inizio dell’estate è un tempo di attesa: i fiori della primavera stanno preparando i semi, che avranno bisogno tutta l’estate per maturare; i fiori che ci accompagneranno fino all’autunno sono ancora in boccio.
Devo trovare fiori che riempiano questa stagione. Ci saranno senz’altro delle rose, ma vorrei anche qualcosa di più selvatico. Vedremo per l’anno prossimo, senza fretta.
Ma, come ogni anno, sono impaziente soprattutto per i frutti. Le albicocche verdi pendono a mucchietti dai rami, i fichi di primo fiore sembrano già grandi e aspettano i tordi per maturare (noi ne faremo scorpacciata in agosto), e penso che passerò le mie giornate sotto gli alberi a insistere!
Spesso nelle stories di Instagram ti parlo del mio giardino, perché mi riserva sorprese in ogni stagione, e prendermene cura (anche se troppo poco, e a fasi alterne) mi aiuta a rallentare e radicarmi alla terra. Seguimi per saperne di più, o leggi le mie storie passate!
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