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{Semi di Lentezza} Lascia spazio alla meraviglia

Febbraio è il mese in cui, finalmente, l’inverno lascia spazio a uno spiraglio di primavera. Ho la tentazione di riempire la newsletter di gemme e germogli, ma (almeno quest’anno) non lo farò. Voglio piuttosto raccontarti la storia del tramonto preso dall’auto, che vedi nella foto sopra, e di come lascia spazio alla meraviglia.

Come ogni venerdì, faccio il taxi fino alla palestra, con mia figlia e due giovani amiche. Siamo appena partite, e suona il telefono in vivavoce. Era mia mamma, con la voce brillante e entusiasta: “Ma l’hai visto il tramonto?!?”. Le ragazze erano stupite: “Davvero vi telefonate per questo?”
Sì, lo facciamo per il tramonto, la luna, gli arcobaleni, gli aironi, le gemme sugli alberi. Ogni volta anch’io li guardo, mi stupisco e chiamo mia mamma, mio marito, i miei figli, tutte le persone con cui condividere la meraviglia.

Fin qui siamo d’accordo, la natura ci stupisce facilmente.
Cosa succederebbe invece se imparassimo a meravigliarci di tutto? Di un thé caldo in una giornata fredda, del nostro ex maglione preferito ritrovato in fondo a un cassetto… ma anche dei marciapiedi sbrecciati mentre camminiamo, che magari danno spazio ad uno spiraglio di verde urbano, oppure delle nostre mani screpolate dopo una giornata al freddo, e via così.
“Prendi nota di ciò che ti attrae, e osserva quello che non ti attira” è uno degli spunti di meditazione durante le passeggiate di Street Wisdom (di cui ti ho già parlato nella newsletter di ottobre).
Mi sono accorta che proprio “ciò che non mi attira” ha bisogno del mio rispetto e della mia cura, magari del mio stupore per la sua presenza, per la mia presenza e per il nostro incontro.
Per questo voglio continuare a meravigliarmi di ogni cosa.


Paola Cavalli - Le Cernierine

Parliamo di lentezza con… Paola de “Le Cernierine”

Sono Paola, ho creato un progetto di bijoux upcycling e realizzo tutto con cerniere di recupero.

Quando mi approccio ad iniziare un bijou, il lavoro a monte è quello di selezionare i tipi di cerniere adatti per realizzare quella particolare composizione con quella particolare forma con quei particolari colori (magari richiesti dal cliente).

Avendo come materia prima un materiale di recupero, ogni oggetto realizzato è un pezzo unico, perché contrariamente alla produzione industriale, non ho a disposizione sempre gli stessi colori e le stesse finiture delle cerniere.

Nonostante i ritmi frenetici imposti dalla società, devo a volte obbligarmi ad un ritmo lento durante la lavorazione, che mi serve per essere il più precisa possibile nella scelta dei colori e nell’accostamento delle forme.

In effetti la filosofia della lentezza si sposa perfettamente con i tempi dell’artigianato e dell’artigiano. Si parla di una vera e propria “slow art”, dove il concetto basilare è comprendere che, per poter realizzare dei manufatti unici completamente a mano, occorre rispettare i tempi di lavorazione: non si creano in poco tempo, non sono prodotti industriali, ci vuole la cura e l’attenzione al dettaglio che viene infusa nel singolo pezzo, per creare piccole opere d’arte.

Credo che il prodotto finito (qualunque esso sia) debba essere ammirato con lentezza e maggiore consapevolezza.
Dietro ogni creazione vi è una storia da raccontare, fatta di passione e dedizione verso il proprio lavoro, che è ben distante dalla produzione di massa e standardizzata, e credo anche che si debba riconoscere l’abilità dell’artigiano che l’ha creata.

Puoi ammirare le creazioni di Paola Cavalli
sul suo profilo Instagram “Le Cernierine Bijoux”

Un desiderio di riccio

Notizie dal Giardino

Questo non è un mucchio di foglie secche (o almeno non solo): è un desiderio di un riccio. Per la prima volta dopo tanti anni non abbiamo gatti che girano in giardino e scacciano la gran parte degli altri animali, perciò abbiamo pensato che sarebbe bello ospitare un riccio.

Pare che accumulare le foglie secche in un posto soleggiato aiuti ad attirare questi animaletti… però siamo in mezzo ad altre case, e non ho mai visto altri ricci nei dintorni, perciò le possibilità di successo sono molto limitate.
Però, un paio d’anni fa, in giardino c’era una talpa (che il gatto di turno ha fatto sloggiare), e pare che fosse la prima qua intorno. Contiamo su questo precedente anche per il nostro nuovo ospite!
Ma poi non importa se il nostro improvvisato B&B non funziona: possiamo sempre consolarci con merli, lucertole e altri simpatici esserini!

Spesso nelle stories di Instagram ti parlo del mio giardino, perché mi riserva sorprese in ogni stagione, e prendermene cura (anche se troppo poco, e a fasi alterne) mi aiuta a rallentare e radicarmi alla terraSeguimi per saperne di più, o leggi le mie storie passate!­­­­


Lascia spazio alla meraviglia - Stai nella natura

Un seme di empatia: stai nella natura

Finalmente le giornate si allungano, il tempo si fa via via più mite, e speriamo che cessi anche l’umidità. Possiamo ricominciare ad uscire senza doverci vestire a strati, e abbiamo bisogno di natura.
Se hai un giardino sottomano, come me, o un parco sotto casa, o la possibilità di prendere un bus, un treno un tram e arrivarci, adesso è il momento giusto.

Non ti dico di abbracciare gli alberi, sono la prima a disagio nel farlo, ma stagli vicino, ascoltali e lasciati meravigliare dalle loro storie. Respirane l’odore e fanne scorta.
Altrimenti basta un bulbo preso al supermercato, una pianta da appartamento, o dei fiori recisi freschi in cui affondare il viso. Se hai la fortuna di avere un animale domestico, godi della sua compagnia senza giudizio.

Anche per una persona di città come me, stare nella natura serve a calmarmi, mi rimette in ordine i pensieri e lascia spazio alla meraviglia. Sono sicura che sarà lo stesso anche per te: provalo e fammi sapere come va, lasciando un commento qui sotto.

Nel frattempo ascolta: Over The Rainbow + Wonderful World (Israel Kamakawiwo’ole, 1990)
Trovi tutte le musiche che consiglio nella playlist Spotify “Semi di Lentezza”

Questa è la newsletter che ho inviato a febbraio 2025, in una versione più adatta al web. La trovi con tutte le altre nell’apposito archivio.

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