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Meditare la parola dell’anno

Hai mai scelto la tua parola dell’anno? Io lo faccio da un po’, per dare un tono diverso al periodo che inizia e mantenere l’attenzione su un pensiero che ritengo importante.

All’inizio ero scettica, leggevo di rituali e procedure per scegliere questa parola e restavo perplessa. Per diversi anni ho alzato le spalle davanti ai post entusiasti, finché una fine d’anno, credo fosse il 2017, la mia parola mi si è semplicemente presentata davanti, con un’immagine.

Era “Respira!”, con tanto di punto esclamativo. Era semplicemente quello di cui avevo bisogno, di uscire e respirare, di una me nuova. Non so se era una parola “giusta” o “sbagliata”, so che durante l’anno ha guidato le mie scelte e mi ha aiutata a sentirmi più me.

La mia parola dell'anno 2020: "gioia"
La mia parola dell’anno 2020: “gioia”

Da allora l’ho scelta ogni anno, più o meno in questo modo: parto da un concetto, un bisogno, un’attenzione che voglio portare con me per l’intero periodo, e cerco di visualizzarla con un’immagine. Da lì focalizzo una parola, sempre più precisa, fino ad arrivare esattamente a quella che ha le sfumature che cerco.

La parola dell’anno funziona? A volte sì, altre no. Per me sono utili le attenzioni astratte, ma non troppo, tipo “gioia” e “impegno”. Sono cose che non mi vengono sempre naturali, ma alle quali cerco di tendere. E pensarci ripetutamente mi aiuta molto!

I mandala e la parola dell’anno

I mandala sono da sempre un aiuto alla meditazione. Quelli che puoi costruire con i kit di Fatto con Gioia funzionano particolarmente bene, perché i movimenti ripetuti aiutano a regolare il respiro e rimanere nel momento, abbandonando i pensieri quotidiani.

Proprio questo stato di pace ti può aiutare a concentrarti sulla parola dell’anno, anche mentre componi il mandala. Chiudi semplicemente gli occhi e ripetila nella tua mente o a bassa voce, fino ad apprezzarne le sfumature e i singoli suoni, fino a farla risuonare dentro di te.

E se invece il mandala è già pronto? Le sue forme simmetriche e regolari possono aiutarti ugualmente a trovare concentrazione e valorizzare il pensiero.

Per questo motivo ho scritto la mia parola dell’anno 2022 al centro dell’ultimo mandala. Che, naturalmente, è ottagonale, perché, come ti ho già spiegato nello scorso post, otto è il numero dei nuovi inizi. Ha una simmetria molto evidente: ne avevo bisogno per definire il centro e l’equilibrio della composizione, e di conseguenza il mio. I colori sono quelli della primavera… e quelli tipici di Fatto con Gioia!

"Presenza" è la mia parola dell'anno 2022
“Presenza” è la mia parola dell’anno 2022; l’ho scritta proprio al centro del mandala

Prova anche tu!

Voglio farti un regalo, e invitarti a meditare sulla tua parola dell’anno. Ho fotografato lo stesso mandala che vedi sopra e realizzato un PDF che puoi scaricare cliccando sulla fotografia in basso. Lo spazio al centro è bianco, in modo da poterci scrivere.

PDF da stampare con un mandala e uno spazio al centro per la parola da meditare

Stampa il mandala e scrivi nell’etichetta la parola su cui vuoi concentrarti, che sia la tua parola dell’anno o qualcosa che in questo momento è importante o vicino al tuo cuore. Ricorda, non c’è una parola “giusta” o “sbagliata”!

Scegli un momento o uno spazio tranquillo, siediti comodə e trova il tuo equilibrio. Puoi sentirti meglio in piedi, con le gambe leggermente divaricate, oppure sedutə sui talloni o ancora a gambe incrociate, sul bordo del letto o su una sedia un po’ rigida che ti consenta una posizione confortevole. (E no, sbracatə sul divano non vale!) La stampa del mandala deve essere di fronte a te, all’altezza dei tuoi occhi, a una distanza che ti consenta di vederlo completamente e con chiarezza mantenendo la testa dritta.

Chiudi gli occhi e concentrati sul tuo respiro, cerca di lasciare da parte i pensieri che ti rincorrono, ma senza forzarti. Quando ti sembra il momento giusto, riapri gli occhi e guarda il mandala, le sue forme, i dettagli, la regolarità e i piccoli difetti, senza cercare di trovare un ordine o una logica. Lasciati trasportare dai colori e dalle linee.
Passa poi al centro, ripeti fra te e te la parola, apprezzane il suono, falla entrare dentro al tuo respiro e ai tuoi muscoli. Ascoltane il suono senza cercare di darle un significato.

Se ti accorgi che ti distrai, è il momento di smettere. Chiudi gli occhi, focalizzati di nuovo sul respiro, e quando li riapri sciogli piano la posizione. Non importa se è passato un minuto, dieci o di più: hai dedicato questo tempo solo a te, e puoi ripeterlo ogni volta che vorrai!

Questa piccola meditazione può aiutarti nella vita di ogni giorno, a rimettere ordine in una situazione complicata, o a trovare la calma in mezzo a tempi concitati. Spero che anche per te sia utile, come lo è per me.

Se vuoi condividere la tua esperienza, mi trovi su Facebook o su Instagram, ma se preferisci puoi scrivermi un’email. Sarò felice di sentire cosa pensi di questo piccolo esercizio che ti ho insegnato!

(Lo so, non ti ho raccontato perché ho scelto proprio “Presenza”, ma lo farò in una delle prossime newsletter. Se sei curiosə, iscriviti qui!)

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