Capitano anche a te i periodi complicati, che sembrano fatti solo di cose da fare e di emergenze. A me sì, e mi salva una cosa: una borsa sempre pronta, con un lavoro da completare. Ultimamente si è trattato di un maglione all’uncinetto, un tocco di corallo che ha cambiato le mie giornate, ma credo che un “craft” valga l’altro.
Ecco perché ho deciso di fare una lista di 10 buoni motivi per dedicarsi alle attività manuali, sperimentati da me, ma che sono sicura varranno anche per te!
- serve a fermarsi: quando si hanno giornate piene non è poco;
- mette in pausa i pensieri: è provato che immergersi in un’attività ripetitiva rilassa la mente e aiuta a distaccarsi dai pensieri (“flow”).
- crea uno “spazio di ordine”: in mezzo alla confusione, sapere che c’è anche solo un angolino ordinato cambia la vita. Ne ho parlato anche a maggio 2025: recupera la newsletter qui.
- dà un ritmo: il ticchettare dei ferri da maglia è l’esempio classico, ma anche contare mentalmente i punti di un ricamo o tagliare tante striscioline uguali per i mandala ridà ritmo alle mani e al respiro;
- non disturba i vicini: solo a me capitano i cafoni che ascoltano i video col volume a palla, sempre e ovunque?
- stacca dall’online: i social, i bombardamenti di notizie, le notifiche, non fanno che aumentare la confusione. Silenziare tutto e dedicarsi ad altro è rigenerante;
- dà uno scopo: tornare a casa dopo mezza giornata in una sala d’attesa a osservare i vicini e immaginare le loro storie mi ha lasciata stranita. Vuoi mettere la soddisfazione di essere andata avanti con dieci righe di maglione?
- non esaurisce la batteria del cellulare, che così è disponibile per le cose che servono davvero;
- i pattern regolari mi calmano: ho una cosa molto personale con i pattern e le ripetizioni. Fare molte volte lo stesso movimento, e vedere il risultato finito, mi dà una soddisfazione enorme, e spesso sproporzionata allo sforzo fatto per arrivare fino a là. Questo probabilmente spiega come mai mi manchino tanto le scatoline degli inizi!
- conversation starter: ok qui confesso una delusione. Speravo tanto che mettermi a lavorare all’uncinetto aiutasse le persone ad attaccare bottone con me (o viceversa), e invece ho visto che probabilmente mi fa passare per una specie di freak a cui non vale la pena sedersi vicino. Per evidenti motivi non ho fotografie di questo, ma è successo davvero! Peccato, perché anch’io sono una sostenitrice delle conversazioni con gli estranei…
Questo articolo è ripreso e modificato dalla mia newsletter “Semi di Lentezza”, nell’edizione di giugno 2025. Leggila per intero su Substack.